ECOBONUS 110%

ECOBONUS 110%, contenuto nel Decreto Rilancio, prevede una detrazione del 110% sui lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica di case private e condomini. 

La proroga del bonus per condomini e plurifamiliari è fissata per il 31 dicembre 2025. Il bonus vedrà però un taglio di aliquota fino ad arrivare al 65%. Per le villette unifamiliari, invece, la detrazione del 110% slitta al 31 marzo 2023 (sempre e quando siano stati realizzati il 30% dei lavori alla scadenza del 30 settembre 2022).

CHI PUÒ RICHIEDERLO

Il nuovo Ecobonus 110% può essere richiesto da chiunque abbia una prima casa di proprietà con residenza, oppure una seconda con il limite di due seconde case per ciascun contribuente (escluse le nuove costruzioni). Ne hanno diritto inoltre tutti i condomini, senza limiti, compresi immobili commerciali.

COME FUNZIONA

Il nuovo Ecobonus permette al cliente finale di ottenere una detrazione fiscale spalmata in 5 anni, pari al 110% delle spese sostenute (IVA compresa) per interventi di miglioramento energetico.

A COSA SERVE

Il nuovo Ecobonus serve a migliorare la classificazione energetica delle abitazioni di almeno due classi, salvo il caso in cui si possa migliorare solo di una, tramite interventi già definiti dal decreto che si dividono in “Interventi Primari” e in “Interventi Accessori”.

PER ACCEDERE ALL’AGEVOLAZIONE BISOGNA EFFETTUARE ALMENO UN INTERVENTO PRIMARIO:

COIBENTAZIONE TERMINA DELL’EDIFICIO Cappotto, Isolamento termico solaio, etc. Massimale diversificato a seconda del numero degli immobili interessati: 50.000 € per unità abitativa singola, 40.000 € per edifici plurifamiliari fino a 8, 30.000 € per edifici plurifamiliari oltre le 8 unità

SOSTITUZIONE IMPIANTI DI RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO Caldaie ad alta efficienza, Caldaie Ibride, Pompe di Calore, Microcogeneratori, etc. Massimale diversificato a seconda del numero degli immobili interessati: 30.000 € per unità abitativa singola, 20.000 € per edifici plurifamiliari fino a 8, 15.000 € per edifici plurifamiliari oltre le 8 unità

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO SISMICO Secondo regolamento previsto da Sismabonus. Massimale 96.000 € per unità abitativa

GLI INTERVENTI ACCESSORI RIENTRANTI NELL’ECOBONUS, SOLAMENTE IN PRESENZA DI UN INTERVENTO PRIMARIO SONO:

✓ SOSTITUZIONE DEI SERRAMENTI Infissi, Porta di ingresso, etc. Massimale 60.000 € per unità abitativa

 SCHERMATURE SOLARI Tende da sole, Frangisole, etc. Massimale 60.000 € per unità abitativa

 INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI Massimale 60.000 € per unità abitativa

INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Massimale 48.000 € per unità abitativa (comprende eventuale sistema di accumulo e colonnina di ricarica)

INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI ACCUMULO Massimale 48.000 € per unità abitativa (comprende eventuale impianto fotovoltaico e colonnina di ricarica)

INSTALLAZIONE DI COLONNINE DI RICARICA ELETTRICA

COME PROCEDERE

Per prima cosa, chi intende usufruire dell’ECOBONUS deve richiedere ad un professionista abilitato la Certificazione Energetica (APE) sullo stabile in cui si intende intervenire; quindi individuare gli interventi (fra quelli sora elencati) che intende far effettuare sul proprio edificio.
Almeno uno degli interventi deve essere compreso nei primari, il quale permette di aggiungere tutti gli altri secondo necessità.
Dopo la fine dei lavori, con una nuova Certificazione Energetica, il professionista attesterà con una nuova APE l’obbiettivo raggiunto per ottenere l’Ecobonus del 110%. Questo professionista dovrà anche certificare la congruità delle spese sostenute.
Dovrà essere certificato anche l’assenza di irregolarità edilizie, la congruità dei prezzi con il decreto prezzi emesso dall’agenzia delle entrate, e sarà necessaria una ulteriore certificazione fiscale denominata “visto di conformità” emessa da un commercialista. La nostra impresa si farà carico di coordinare tutta la parte burocratica, anche in considerazione del fatto che i costi saranno agevolabili all’interno del bonus pertanto nulla sarà a carico del cliente.

CESSIONE DEL CREDITO

Il cliente finale, ha la facoltà di richiedere che la detrazione del 110% sia assorbita all’azienda che ha eseguito gli interventi senza dover pagare nulla. In questo modo il cliente finale potrà usare il credito fiscale come strumento di pagamento della fattura e di fatto non avrà alcun esborso monetario per tutti i lavori effettuati.

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